Sempre più probabile l’aumento di 1,5°C entro il prossimo decennio

Il mondo è sempre più vicino al superamento della soglia climatica critica di riscaldamento globale di 1,5°C, secondo un nuovo studio. Usando l’intelligenza artificiale per prevedere le tempistiche del riscaldamento, i ricercatori della Stanford University e della Colorado State University hanno scoperto che nel prossimo decennio saranno probabilmente superati 1,5°C di riscaldamento rispetto ai livelli industriali. Lo studio mostra anche che la Terra è sulla buona strada per superare i 2°C di riscaldamento, con una probabilità del 50% che venga raggiunto entro il 2050.

Il metodo utilizzato per determinare queste previsioni si è basato su una rete neurale, una tipologia di intelligenza artificiale che riconosce le relazioni in vasti insiemi di dati. Gli scienziati hanno impostato il sistema per analizzare un’ampia gamma di simulazioni di modelli climatici globali e, successivamente, hanno chiesto di determinare le tempistiche per determinate soglie di temperatura. Il modello ha rilevato una probabilità di quasi il 70% che la soglia dei due gradi venga superata tra il 2044 e il 2065, anche se le emissioni diminuissero rapidamente. Per verificare l’abilità di previsione dell’IA, hanno anche inserito misurazioni storiche e chiesto al sistema di valutare gli attuali livelli di riscaldamento già rilevati. Utilizzando i dati dal 1980 al 2021, l’IA ha superato il test, individuando correttamente sia il riscaldamento di 1,1°C raggiunto entro il 2022 sia i modelli e il ritmo osservati negli ultimi decenni.

Ormai sappiamo bene come solo una frazione di un grado di riscaldamento aumenterebbe di dieci volte il numero di estati in cui l’Artico sarebbe libero dai ghiacci, secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change. La differenza tra 1,5°C e 2°C comporta anche il doppio della quantità di habitat perduto per le piante e il triplo per gli insetti, oltre all’aumento di siccità e alluvioni.

Inoltre, bisogna considerare che alcune regioni del globo si riscaldano più velocemente di altre e gli effetti del riscaldamento non si svilupperanno allo stesso modo. Il prezzo più alto viene già avvertito da coloro che sono più vulnerabili e meno abbienti e le divisioni devastanti potranno solo acuirsi. Gli scienziati che hanno curato il recente studio sottolineano come il loro lavoro serva a motivare piuttosto che a sgomentare, perché mostra che c’è ancora tempo (anche se non molto) per evitare una situazione ancora peggiore degli effetti dei cambiamenti climatici e prepararsi a quelli già in corso. 

Categorie:

Tags: